di Mariarosa Greco
Ti capita di fermarti di notte, qualunque cosa tu stia facendo, per guardare il cielo? Anche se non sei particolarmente appassionato di astronomia, ti capita di alzare lo sguardo al cielo di notte verso le stelle e vedere come un luccicante deserto?
Gli abitanti di questo pianeta hanno sempre il cielo puntellato di stelle come riferimento: dagli Egizi, ai Maya, ai nativi nord e sud americani, a popolazioni africane come i Dogon. Alcune popolazioni con le loro culture illuminate sono scomparse, ma altre per fortuna non ancora. E tra queste ci siamo noi!
Osservando il cielo
Osservando il cielo, può sorgere più facilmente la domanda circa la provenienza dell’Universo.
L’ipotesi di un Big Bang iniziale, pone come principio dell'Universo una grande esplosione primordiale ad una temperatura altissima.
Circa 13,82 miliardi di anni fa, l’Universo era formato da nuvole di gas e polvere, che esplose surriscaldandosi.
Ammassi di materia incandescente si sparsero nello spazio, formando stelle e galassie.
L’Universo ha continuato ad espandersi nei successivi miliardi di anni, un disaccoppiamento dei neutrini che ha dato vita al neutrino e all’antineutrino (Tesi e Antitesi), una nucleosintesi di elio, deuterio, protoni, fotoni, neutrini, elettroni, che ha dato vita all’era della radiazione prima:
all’era della materia dopo con la formazione degli atomi, la formazione delle galassie, delle protogalassie, delle protostelle
e alla fine dell’Uomo sulla Terra.
Nel Cielo...
Dunque dal Big Bang nel corso di miliardi di anni, è derivata la vita attraverso una lenta trasformazione di organismi da forme semplici a creature sempre più complesse. 5 miliardi di anni fa da una grande nube di polvere di gas si originarono il Sistema solare e la Terra.
Grazie alla mappatura dei più recenti telescopi spaziali sappiamo che esistono circa 2mila miliardi di galassie. Il sistema solare e le stelle visibili nella volta celeste fanno parte di un unico sistema, la Via Lattea, un agglomerato di stelle, gas e polveri (nubi di materia oscura interstellare), legati tra loro dalla forza di gravità e orbitanti intorno a un punto centrale.
Nel cielo...la Via Lattea e Andromeda, a forma spirale, non sono che due fra centinaia di miliardi di altre galassie che popolano l'Universo. Tuttavia, pare che solo il 5% dell’Universo è costituito da materia come pianeti, stelle e galassie.
Oltre c’è solo materia che collassa nei buchi neri o esiste ancora altro?
Ad esempio, il centro della Via Lattea che si trova a circa 28 000 anni luce dal Sole, in direzione della costellazione del Sagittario, è una regione nascosta al nostro sguardo da dense nubi di gas e di polveri interstellari oscure.
Cosa esiste nelle parti di universo invisibile? L’evoluzione materiale, meccanica dell’Uomo e dell’Universo si possono inserire nel concetto di Profezia insita nell’Esistenza come “compimento di un disegno evolutivo in grado di dare significato all’Uomo e all’Universo.
Recenti studi astronomici coreani, studiando la direzione della rotazione di 445 galassie, hanno scoperto che galassie anche distanti milioni di anni luce si muovono in sincronia, ossia si influenzano reciprocamente nel proprio moto non solo col proprio peso gravitazionale.
I ricercatori ipotizzano una rete cosmica, costituita da immensi filamenti, nodi e fogli soprattutto di materia oscura e idrogeno che connettono parti remote del cosmo. Possiamo percepire in questa connessione una costante: la rete dell’Esistenza, fatta di nodi e fitte trame, che si manifesta in modi analoghi nel Macro e Micro cosmo.
Nel campo della Fisica Teorica alcuni scienziati suggeriscono che l’Universo studiato è solo uno dei tanti. Nel modello Multiverso diversi universi coesistono tra loro come bolle vicine. La teoria suggerisce che in quella prima grande spinta dell’inflazione evolutiva del Big Bang, differenti parti dello spazio-tempo sono cresciute a ritmi diversi. Questo potrebbe aver creato universi differenti con leggi della fisica potenzialmente diverse.
Dunque dalle intuizioni di Copernico, le scoperte scientifiche hanno modificato di molto la Conoscenza attuale sul Cielo. Esistono ipotesi astrofisiche che fanno pensare ad una ciclicità regolare del cosmo fatta di evoluzione ed involuzione, e che dunque l’essere umano sta vivendo in una di queste fasi.
Il Cielo ci mostra che...
Possiamo immaginare che questa ciclicità possa corrispondere a una sorta di respiro regolare.
D’altronde nella Tradizione Hindu si parla di “respiro di Brama”, espansione e contrazione, inspirazione e espirazione, e in ogni respiro una creazione.
Fermarsi a osservare il cielo a fine giornata è un modo semplice è diretto per contemplare l’infinità buia cosparsa di luci e nella contemplazione lasciare affiorare un “richiamo”.
Che ognuno di noi sia una parte di galassia che magari non si è ancora evoluta? L’essere umano è fatto di atomi. E questa è una delle prove che siamo tutti collegati. Tutti gli esseri partecipiamo al grande gioco dell’Esistenza. Con il Big Bang si è determinato lo spazio. Ed esso sarà avvenuto dentro qualcosa di invisibile? Questa esplosione è avvenuta nel “vuoto inflazionario”? Il vuoto è la sorgente invisibile in cui è avvenuto il Big Bang? Il mondo di materia inanimata è stata la base del Tutto?
Qual è stata la causa prima? L’energia si esprime in forma ondulatoria ed è una potenzialità. Visualizza i confini del Cielo, immagina cosa ci può essere altrove, sempre più oltre.
E se l’Universo non fosse mai esistito, cosa ci sarebbe al suo posto? Niente? E cosa sarebbe questo niente? Immagina, senza usare parole, cosa poteva essere il vuoto prima del Big Bang.
Se la Natura è riconducibile ad atomi che sono energia, noi chi siamo?
Chiediti se sei disponibile a conoscere davvero il cielo di cui fai parte.
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