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Oggi- Storia del Collegio Filosofico Shan
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La Prima Generazione del Collegio Filosofico Shan

Parte 1

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Ciò che pian piano si crea a Torino è un clima di tensione, di paura. Volendo togliere le cristallizzazioni, gli Istruttori agiscono con l’obiettivo di smantellare e nell’arco di poco tempo, dei Gabaon originari rimangono infatti solo Giancarlo B. (GB), Rosalba N. , Giancarlo F. (GF) e Giancarlo T. (GT), che nel frattempo si è trasferito a Roma per scelta personale di cambiare mondo e ripartire da zero. Quindi, dopo il fallimento del Consesso romano Mitravaruna gestito da Roberto T., viene affidata a GT la creazione del Consesso Hnahtu, con persone nuove e scollegate dal Consesso di Roberto T..

Ne facevano parte Marina T., sorella di Roberto T., Ivana P., Marco P., Enzo P., Mariapia F., allora compagna di GT. Questi Fratelli hanno costituito il nucleo fondante dell’esperienza romana, il cui Consesso, partendo da zero, ha avuto la possibilità di darsi una struttura vergine, quindi ad esempio essere il primo ad utilizzare fino in fondo e formalmente le indicazioni per la creazione del Tempio, a partire dagli arredi.

Il Tempio nasce nei locali di via La Farina a Roma, affittando un vecchio garage in disuso e costruendo un gazebo esterno con materiali che GT aveva recuperato dai locali dell’Ansa, in cui lavorava, e che nel frattempo stava rimodernando.

Per l’inaugurazione rituale del Consesso viene a Roma l’Antico ed apre ritualmente i lavori di Consesso, per lasciare poi la gestione a GT.

Per un certo periodo l’esperienza romana diventa un’isola felice rispetto alle lotte intestine di Torino.

Nel 1984, per esigenze lavorative, GT si trasferisce nuovamente a Torino per qualche mese. Si trova davanti una situazione completamente diversa da quella che aveva lasciato, e in cui gli Istruttori Shan verificavano e sottoponevano a continui esami l’idoneità ideologica di Fratelli e Sorelle, e in cui le esperienze erano accentrate troppo intorno alla figura dell’Antico.

GT si ritrova così in difficoltà, perché essendo l’unico Gabaon superstite insieme a Rosalba N. e GB, vede una situazione ibrida in cui non si riconosce più. GT da molti Shana di Torino è visto come un alieno, un diverso, mentre intorno a GB e Rosalba N. si costruisce una struttura di potere sempre più forte, delineata nei documenti programmatici sviluppati da Rosalba N.  per gli Istruttori Shan.

Con il ritorno di GT nuovamente a Roma iniziano così una serie di verifiche da parte degli Istruttori Shan, ad esempio sulle modalità di uscita dall’Istituzione di Gianfranco B., o sulle modalità di interazione di Maria Pia F. con la realtà romana.  E Mariapia F. viene trasferita al Consesso di Rivoli affidato alla gestione di GF.

Questa situazione continua fino a quando gli Istruttori incaricano Silvano B. di andare a Roma per verificare cosa stava succedendo, ma con intento inquisitorio. A quel punto GT si rifiuta di incontrare un Istruttore di cui non riconosce l’autorità e decide di allontanarsi da quel sistema che non vede più in linea rispetto a quello originario.

Il Consesso di Roma viene così affidato per un periodo al GSG Ivana P.

Negli anni seguenti GT si è occupato di conservare con la massima cura i materiali scritti che oggi costituiscono l’unico archivio storico della Dottrina e le esperienze interne di tutti quegli anni dell’Istituzione. Con la morte dell’Antico GB, nel 2019, GT diventa la figura storica di continuità con le origini del CFL e la più antica e pura tutt’ora vivente nell’Istituzione.

Negli anni ‘90, GB e Rosalba N. effettuano un viaggio a Brocéliande e al loro ritorno compare la prima “devianza” dalla visione Tradizionale. Vengono inventati termini quali “sciamanesimo druidico celtico” e viene esaltata in modo quasi religioso la figura di Fetonte, divinità appartenente al Pantheon greco, con l’intento di “regionalizzare” l’Istituzione intorno alla Val di Susa per motivi gestionali ma del tutto sconnessi dalla Tradizione. Lo stesso Tai Saar i Mnai viene gradualmente attribuito ad una matrice celtica locale, come le esperienze di infanzia dello stesso GB. La matrice Tulana scompare lentamente nella nebbia e molte cose vengono localizzate, togliendone la portata di globalità che l’aveva sempre contraddistinta.

Trascorrono decenni nel frattempo, e con esperienze anche poco piacevoli. Dopo circa due anni dall’allontanamento di GT da Torino, ossia il 1986, tempo in cui la relazione tra lui e l’Antico continuava ad essere intensa e particolare, lui e Maria Pia F. vengono invitati all’Assemblea celebrativa di Capodanno a Torino. In seguito a quell’occasione GT passa dei giorni di intenso malessere fisico per poi scoprire che nel bicchiere del brindisi di Capodanno erano state aggiunte ingenti quantità di lassativi da parte di alcuni Shana, forse credendo di fare cosa gradita al potere, “più realisti del re”. Quello spiacevole episodio è stato poi attribuito da Rosalba N. e GB alla manifestazione di una feccia all’interno dell’Istituzione.

I contatti tra GT e Torino si interrompono nuovamente. GT decide di bruciare una fittissima comunicazione epistolare con GB e Rosalba N., col senso simbolico di una Fenice pronta a risorgere.

Passano ancora molti anni di Fad. Uno tra questi: GT per molto tempo ha la percezione netta di essere destinato a morire il 16 febbraio del 2016.

Poco tempo prima di quella data, GT navigando su Internet, ricerca brani del gruppo musicale Labgraal, spinto dalla sempre viva connessione, anche onirica, con GB, e si imbatte nel brano Witch Dance. Per la prima volta GT sente cantare la parola Shana, e questo lo porta a scrivere a Rosalba N. un messaggio di ripresa di contatto. Messaggio con immediata risposta a cui segue un viaggio di GT con la compagna, Mariarosa G., a Torino.

Questo avviene il 16 febbraio 2016, quella data percepita per molto tempo come di morte da GT che effettivamente, e su piani non sempre conoscibili dall’intelletto, ha rappresentato per lui un varco tra la vita precedente e la successiva che lo attendeva come Gabaon.

Il ritorno a Torino è segnato da un iniziale profondo e caldo abbraccio tra GT, GB e Rosalba N., da una intensissima riconnessione tra loro a cui seguono diversi incontri a Dreamland, nel parco della Mandria a Venaria Reale (TO). Mariarosa G.  incontra direttamente Rosalba N. e GB e viene invitata a frequentare il Corso di Meditazione che si sarebbe svolto da lì a poco.

Dall’altra parte GT si trova in uno Shan diverso e con continui riferimenti a sciamanesimo druidico celtico, Fetonte o Val di Susa, contenuti indubbiamente utili sul piano del gruppo filtro, ma non reali per Shana che vivevano la dottrina reale dall’interno. C’era stata una vera e propria riscrittura della Tradizione, compresa la creazione della Kemo-Vad, attribuita ad insegnamenti celtici ricevuti in Bretagna, e si arriva ad affermare che le arti marziali erano state portate in Cina da un viaggiatore europeo, con spregio di ogni coerenza storica ed intelligenza. Nel frattempo GB inizia a star male fisicamente.

Questo porta GT a rinnovare la sua connessione con i materiali originali della Tradizione dei primi anni, di cui si trova ad essere unico detentore e a non riconoscere uno Shan “celtizzato” e del tutto snaturato. Presa di distanza avvalorata ancor di più dopo essere stato invitato come “ambasciatore” presso i Druidi di Stonehenge, con cui ha intrecciato una profonda relazione, ed aver notato l’assoluto disinteresse dei Druidi stessi verso lo “sciamanesimo druidico celtico” e la figura di Fetonte. Questo lo porta ad allontanarsi da quanto succede a Dreamland, continuando a svolgere la funzione di custode della più Antica Tradizione, con la purezza, il coraggio, il dovere, la fratellanza che sono propri di un Essere che ha incarnato l’Hat a Bah con quella capacità di Silenzio interiore e pazienza che lo hanno condotto da una parte ad un inevitabile senso di solitudine iniziatica, durata decenni, e dall’altra a scegliere di alimentare nuovamente quel fuoco che lo ha tenuto desto e pronto in qualsiasi momento ad riaprire la trasmissione della Tradizione agli uomini e donne di buona volontà, senza mai cercarli.

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