di Sara Proietti
Se negli anni ‘90 andare in analisi era quasi uno status sociale, oggi è il dominio della spiritualità ad aver creato un nuovo silente status: l’intellettuale che di tanto in tanto si fa una “vacanza dello spirito”.
La rete, i social, le esperienze online consentono davvero di poter esplorare nuove modalità di ricerca interiore, e troppo spesso si finisce in percorsi infiniti, spesso complessi, o in pratiche provenienti da chissà quale posto (l’importante è che suoni esotico ed esoterico insieme). Tanta offerta per una domanda annacquata di una mancanza di scelta reale.
Nutrire lo spirito oggi significa spesso:
Il corso della tecnica x nel week end
la meditazione del giorno y
il coach per qualche mese (sul lavoro, e poi nelle relazioni e poi…a questo punto per la vita!)…
i seminari
gli pseudosciamani
i falsi guerrieri dell’anima
i libri
i video youtube degli esperti sui temi spirituali…
Insomma ce n’è per tutti i gusti e tutte le tasche per chi vuole percorrere rivoli infiniti mettendo a questi il cappello di percorso spirituale.
Ma è davvero così complicato, dispendioso, lungo e soprattutto frammentato? Davvero bisogna aderire ad un percorso, o maestro o insegnamento escludendo la ricerca personale, la scienza, la filosofia? E soprattutto, davvero devi escludere le tue intuizioni, la tua voce interiore (sempre più massacrata dal rumore di esperti)?
Spiritualità deriva da Spirito, Tu!
La Responsabilità reale e unica della tua vita è tua. Tu sei l’unico che può compiere la scelta vera, definitiva e totalmente trasformativa di prendere l’intera vita in mano e pretendere da te stesso di più.
Ed è una scelta immediata, procrastinarla significa depauperarla. E’ personale, non prevede di essere collegata, quindi, ad altre persone, a maestri, a guru e gruppi di crescita.
Tu scegli e l’Esistenza si manifesta. Tu fingi e la risposta che ottieni è il caos dentro e fuori di te.
Scegliere davvero…lo Spirito
significa buttare ciò che sei stato fino ad un secondo fa e darti la possibilità di nascere nuovo, esplorare te stesso, leggere gli eventi che accadono in questo pianeta come un insieme di punti che vanno uniti, approfondire la storia di questa umanità che non termina a 5,10 o 20 mila anni fa, ma è fatta di epoche precedenti, di cicli che possono insegnare molto oltre qualsiasi dottrina frammentata.
Scegliere davvero…lo Spirito
significa mettere in discussione le regole e gli schemi con cui sei cresciuto/a, intravedere una certa “roboticità” in questi schemi e regole, una assenza asfissiante di libertà che ti spetta di diritto.
Scegliere davvero…lo Spirito
E quindi di Non credere in qualcuno o in qualcosa, a partire da ciò che fino a poco fa hai creduto di te stesso/a: sono un professionista, un genitore, uno sfigato, un ribelle…
Sono, sono, io sono. Scegliere significa dire ed incarnare in un istante questo: io non so chi sono, né dove vado, ma sono disposto a mollare qualsiasi idea di me per trovarMi.
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