di Sara Proietti
Risale a tempi ormai dimenticati il momento in cui l’Uomo conobbe il principio della Libertà.
Dapprima egli conobbe il mondo dentro di sé, vide che quanto era fuori di lui in qualche modo lo penetrava. Conobbe i sensi senza subirli, comprese come la vista lo dirigeva, come il gusto gli permetteva di cibarsi. E poi iniziò a muoversi nel mondo, sviluppando mano a mano domande su chi fosse e cosa ci facesse nel mondo.
La libertà nella Tradizione Shan
Chi sono? Da dove vengo? Dove vado?
Sono le domande che da sempre guidano, e sono meta degli Uomini, che rappresentano un filo continuo dell’Evoluzione.
Ma torniamo a quel punto lontano e indefinito della storia.
L’uomo fece esperienza del mondo, nel mondo e divenne consapevole della sua identità, e delle cose che lo circondavano. Nel tempo, secoli, millenni, oggi…egli comprese che esiste un velo di apparenza delle cose, una sorta di filtro composto di schemi propri, sociali, culturali, figli dell’entropia che attenta la vera Conoscenza.
L'Uomo e la Libertà secondo la Tradizione Shan
L’Uomo si confrontò con la possibilità che vi fosse qualcosa di sconosciuto dietro quel velo e desiderò sperimentare l’Esistenza, abbandonando quegli schemi per vedere cosa ci fosse oltre.
La Conoscenza lo condusse naturalmente al Desiderio di sperimentare altro…
Così conobbe e incarnò il Principiò della Libertà, come atto di Volontà che parte imprescindibilmente dal distruggere ogni attaccamento all’idea di sé, della vita, dell’ordine conosciuto delle cose. Estese la sua sperimentazione in fatti, relazioni, esperienze emozionali ed estatiche che rompevano le regole della società in cui viveva. E solo così conobbe la Libertà, spingendosi fin dove egli desiderava, con l’unico limite di non nuocere mai a niente e nessuno oggettivamente.
E ancora oggi, come ieri, nella Tradizione Shan, la Libertà è lo strumento attraverso cui esprimere la propria autodeterminazione, attraverso cui esprimere la propria profonda Volontà di non credere a prescindere, ma di verificare, sperimentare, giocare il gioco della vita…per trarne insegnamento diretto.
Oltre i poteri, le manipolazioni, gli intermediari, le regole e gli schemi che impediscono all’uomo di riconoscersi come Essere naturalmente Libero
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